Ci siamo incontrati nel 2015 al Conservatorio di Bologna.
Entrambi studiavamo al dipartimento di jazz, Andrea pianoforte e Francesca canto.
Ci è voluto del tempo per capire e decidere in che modo fare della musica la nostra professione, finché nel 2018 Francesca ha iniziato ad esibirsi da sola con il suo ukulele per le strade di Torino.
All’inizio del 2019 Andrea abbraccia il contrabbasso, si unisce a Francesca, e decidiamo insieme di creare un nuovo progetto musicale, che unisse le due sonorità opposte degli strumenti, le nostre voci, e il nostro amore per la musica jazz.
Abbiamo iniziato ad esibirci come buskers perché ciò ci permette di avere un rapporto più diretto con il pubblico.
Oltre a continuare la nostra attività di busking ora ci esibiamo anche per eventi privati, matrimoni, compleanni, ecc…
Sono nata il primo di dicembre sotto il segno del Sagittario, da mamma Anna Maria, emiliana e da papà Aldo, calabrese.
Mamma Anna Maria mi ha donato la bellezza delle emozioni, Aldo la cocciutaggine e la testa dura dei calabresi.
La musica in qualche modo è presente nella mia famiglia da tanto tempo.
Nessuno prima di me, che io sappia, è stato un musicista professionista, ma mia nonna ama cantare Mina ( e continua a ripetermi che non avrò mai la sua voce, ma chi avrà mai la voce di Mina?) e mio padre suona l’organetto e tiene chiusa nell’armadio la sua bellissima fisarmonica (perché non si sa mai) anche se non la sa suonare.
Ho iniziato a cantare da bambina sulle cassette che ascoltavo con il mio walkman e poi sui cd.
La prima volta che ho cantato in pubblico avevo 16 anni al musical del liceo.
Ero vestita da Joan Baez e cantavo “Blowing in the Wind”.
A 20 anni ho iniziato a prendere lezioni di canto, e a 23 sono stata ammessa al corso di Canto Jazz di Bologna, dove ho studiato con Diana Torto, che mi ha insegnato e mi insegna la bellezza e la cura che servono per uno studio vero e autentico della musica jazz.
Nel 2014, a 24 anni, per inseguire il sogno di un me stessa Libera e Realizzata come persona, ho deciso di licenziarmi da Unisalute, dove lavoravo come impiegata e di rinunciare, sopratutto, a un contratto a tempo indeterminato.
Non è stata una scelta facile, ma la rifarei milioni di volte, perché questo mi ha permesso di fare ciò che desideravo e che era giusto per me e di approfondire lo studio della Musica, del Teatro e della Voce in una maniera professionale.
Nel 2016 ho avuto una profonda crisi artistica, anche a causa di alcuni problemi di salute, così ho deciso di allargare i miei orizzonti: mi sono trasferita a Torino e mi sono iscritta all’Atelier Teatro Fisico di Philip Radice.
Ho avuto in questo modo l’opportunità di studiare teatro, danza, mimo, clown.
Anche se è un percorso che ho scelto, in questo momento, di non proseguire, i due anni in cui mi sono formata come attrice e clown, mi sono serviti ad acquistare una maggiore consapevolezza di me e hanno fortemente cambiato il mio modo di vivere la Musica, la Voce e l’Arte.
In questi anni lo studio della Vocalità, della Voce in tutti i suoi molteplici aspetti è sempre stata ed è tuttora al centro della mia vita.
Tra le varie insegnanti e maestre che ho avuto, una speciale menzione va ad Elisa Benassi, Maestra con la M maiuscola del Canto e della Voce. A lei va tutta la mia gratitudine e stima.
In questi anni ho sempre desiderato imparare a suonare bene uno strumento e ne ho provati diversi: il pianoforte, la chitarra, la fisarmonica… ma nessuno di questi faceva veramente al caso mio.
Finché un giorno non mi sono comprata un ukulele, piccolo, semplice… perfetto!
Non me me sono più separata.
Questa più o meno sono io, per il resto mi piace moltissimo la cioccolata e la pizza con il gorgonzola.
Sono nato a Rimini il 29 settembre.
Quando avevo nove anni mi sono ammalato di orecchioni, e in quei giorni di noia mia mamma tornò a casa con una piccola chitarra classica, e mi insegnò i pochi accordi che, con mia grande sorpresa, sapeva suonare. E’ stupefacente quante canzoni si possono suonare con solo una decina di accordi, e così mia madre mi insegnò i classici che l’avevano accompagnata durante la sua giovinezza: Celentano, Morandi, i Beatles, Simon e Garfunkel ecc…
E’ iniziata così la mia avventura con la musica che, nonostante i momenti di rapporto travagliato con essa, fortunatamente accompagna tuttora la mia vita.
Poco tempo dopo iniziai a prendere lezioni di pianoforte dal maestro Pietro Ceccarelli, a Rimini, che mi insegnò le basi della lettura e dell’esecuzione pianistica. Studierò con lui un paio d’anni, per poi smettere completamente di suonare verso la fine delle scuole medie.
A 16 anni mi torna il desiderio di suonare, e mi faccio regalare una chitarra elettrica con cui inizio a studiare ad orecchio le canzoni pop del mio periodo: Green Day, Linking Park, i Radiohead, ecc… Nello stesso anno finisco in classe con Simone, che suona la chitarra elettrica e con lui fonderò il mio primo gruppo, i The Bards, con cui suoniamo i classici del Rock anni ’70 e dell’Hard Rock e Metal più moderni, per poi registrare il nostro primo cd di brani inediti.
Da lì inizio ad esibirmi, prima solo con i The Bards e poi con svariati altri gruppi di vari generi e influenze: suono le tastiere nella Raquanà Band in un progetto cover dei primi due album della PFM (progressive rock), la chitarra e le tastiere con gli UCS (indie rock), e poi il basso elettrico e le tastiere nel gruppo di musica brasiliana Ida e Volta, insieme ad Anna e Daniele, i miei più cari amici e compagni di avventure musicali.
Durante gli studi universitari a Bologna comincio a strimpellare Jazz insieme ai miei amici e coinquilini Nelson e Gigi, e dopo la laurea in Fisica e svariate vicissitudini, a ben 27 anni, decido di iscrivermi al conservatorio, indirizzo pianoforte Jazz, che dovrò lasciare dopo due anni a causa della morte di mio padre.
Tornato a Rimini comincio a frequentare corsi e seminari di teatro e clown, e dopo aver lavorato come potatore di vigne, prototipatore per aziende e programmatore decido a 30 anni di licenziarmi per dedicarmi completamente all’arte di strada, sia come musicista che con la mia più recente passione per il Clown, di cui mi considero ancora un apprendista.